Scuse inutili, motivi futili
Le bugie si dicono perché non si è fatto un lavoro o perché lo si è fatto male o incompleto. Ai miei collaboratori accadeva di tutto: sono stato poco bene ma ci ho provato
Cosa ne pensate in generale delle bugie? Qualcuno afferma che ne esistano di diversi tipi: le bugie buone, quelle forzate, quelle di salvataggio o giustificative e quelle meschine. Senza voler fare un monologo psicologico secondo cui si dicano più bugie di un tipo piuttosto che di un altro, mi vorrei invece soffermare su quei collaboratori che si inventano riunioni che non si stanno verificando, turni che non si devono sostituire, straordinari che non sono stati richiesti o altri impegni riconducibili al lavoro di cui nemmeno io sapevo.
Le bugie si dicono perché non si è fatto un lavoro o perché lo si è fatto male o incompleto. Ai miei collaboratori accadeva di tutto: sono stato poco bene ma ci ho provato lo stesso, ho ricevuto una telefonata da un familiare che mi ha sconvolto, il computer non risponde bene ai comandi, ho delegato alcune fasi ad altri ma non le hanno eseguite. Ma le bugie si dicono anche per coprire una mancanza: sono in ritardo perché ho trovato un traffico allucinante, si, magari di mattina di una domenica d’estate!
Oppure: ero pronto a partire ma la macchina non si accendeva, ho dovuto chiamare l’elettrauto, e ancora, una classica: c’è stato un incidente tremendo in autostrada, poi scopri che anche altri avevano percorso la stessa strada senza che ce ne fosse l’ombra. Stanno male madri, mogli e figli, muoiono zii e parenti lontani ma a cui erano molto legati, queste per scansarsi da problemi ad ottenere permessi straordinari per assentarsi.
Come diceva il grande Totò: ” A volte bisogna fingere di essere fessi per poter fare fessi gli altri “. Se sospettate che vi vogliono fare fessi mordetevi la lingua e tacete.
Sono le ragazze ad avere la più fervida e abbondante immaginazione e questo mi ha causato non pochi problemi , specie se raccontavano a casa di dover fare il turno di notte per poterla passare fuori liberamente a divertirsi. Parliamo di ragazze maggiorenni ovviamente ma che comunque causavano preoccupazioni ai familiari che ignari capitava le cercassero in ufficio. E’ un bell’imbarazzo rispondere a queste telefonate.
Il personale maschile invece è capace di dire bugie stupide per coprire una mancanza ancora più stupida. In molti casi se avessero detto la verità non sarebbe accaduto niente, avrebbero evitato di fare la figura dello stupido e mi avrebbero dato la possibilità di aiutarli a trovare una soluzione. Le bugie dei maschi che più ho mal digerito sono quelle di una strana febbre, malessere fisico che arrivava puntualmente in occasione di un derby calcistico il sabato. Vi troverete molte volte a dover combattere con storie improbabili che i dipendenti e collaboratori si inventeranno pur di evitare un richiamo, una vostra arrabbiatura, una nota di demerito, sono stressati .
Tutti si sentono giustificati a prendere in giro un superiore perché vi vedono come il tiranno che li obbliga ai lavori forzati, mentre invece voi vi limitate a cercare di restare nei termini di tempo giusti per concludere un lavoro, un lavoro del quale siete tenuti a risponderne al direttivo e che non può protrarsi oltre certi limiti. Ma voi non avete diritto alla comprensione, all’empatia e a una collaborazione onesta, perché state dalla parte del capo, lavorate per lui e vi vedono come un colonnello fastidioso e da raggirare. Voi siete la causa del loro stress, siete la causa delle loro brutte giornate impegnative, voi siete il motivo per cui loro si stancano da morire.
La realtà è un’altra, voi avete addosso le ire e la gelosia dei vostri collaboratori perché rappresentate quello che vorrebbero essere loro, non come voi in quanto persona, ma per la vostra posizione gerarchica e di comando. Non vi rimane che abituarvi a sentivi raccontare bugie a iosa e fingere, in molti casi, di crederci, quindi per difendervi da comportamenti che ostacolano il buon andamento lavorativo cercate di capire e di anticipare coloro che sono soliti comportarsi così, in modo tale da posizionare altri elementi nel gruppo di lavoro per non inficiare sulla performance quotidiana di progetto.
E’ difficile? Si, ma non avete altra scelta e siccome in un team c’è sempre una o più persone votate alle bugie che fermano l'andamento di un progetto, cercate di circondarvi di elementi di salvataggio , come li chiamo io, ovvero collaboratori che non fanno parte del team ma che terrete pronti per una eventuale sostituzione.